L’aumento di peso corporeo può dipendere sia dalla formazione dei pannicoli adiposi provocati dall’accumulo di grassi in determinate zone del corpo, sia dalla ritenzione idrica, responsabile dell’insorgenza di edemi e gonfiori.

Un regime alimentare dimagrante deve pertanto agire su questi aspetti, basandosi sulla diminuzione di calorie introdotte (dieta ipocalorica), sull’aumento di quelle consumate (potenziamento dell’attività fisica e sportiva) e sul miglioramento del bilancio idrico (eliminazione dei liquidi trattenuti dall’organismo).

Iniziando una dieta è quindi necessario prestare particolare attenzione non soltanto ai cibi solidi, ma anche alle bevande, che contribuiscono in maniera notevolissima sul sovrappeso. L’importanza di valutare quello che si beve dipende anche dal fatto che molti prodotti sono ricchi di zuccheri e classificati quindi come ipercalorici. Per tutti questi motivi, chi si appresta a seguire un programma nutrizionale finalizzato a fargli perdere peso, deve considerare non soltanto quello che mangia, ma anche ciò che beve.


Cosa bere a colazione quando si è a dieta

La prima colazione, soprattutto quando si è a dieta, costituisce il pasto principale della giornata perché consente all’organismo di introdurre, dopo il digiuno notturno, le calorie indispensabili per affrontare al meglio le ore successive. È molto svantaggioso saltare la colazione in quanto il digiuno mattutino stimola in maniera notevole il centro dell’appetito localizzato nel cervello, innescando fenomeni di fame incontrollabile che portano all’introduzione di eccessive quantità di cibo a pranzo.

Uno dei presupposti su cui si basano tutte le più efficaci diete dimagranti è quello di distribuire in maniera equilibrata l’assunzione di calorie nelle 24 ore.

Cosa bere a colazione in dieta è quindi uno dei presupposti principali per affrontare al meglio la giornata, potendo sfruttare un’adeguata quantità di calorie introdotte sia con alimenti che con bevande.

Appena svegli è sempre consigliabile bere almeno un bicchiere di acqua pura, tenendo conto che essa è la principale componente dell’organismo (60%) e che partecipa a tutti i processi vitali. Tenendo conto che nell’arco della giornata i processi metabolici consumano circa 2 litri d’acqua, è opportuno che tale quantitativo venga reintrodotto sia come bevanda, sia sotto forma di alimenti che la contengono (principalmente verdura e frutta). Un’ottima scelta può essere anche l’acqua aromatizzata (detox water), che si ottiene dall’infusione di frutta, verdura ed erbe aromatiche lasciate riposare in acqua fredda e di cui è consigliato bere un bicchiere tutte le mattine.

Per sapere cosa si può bere quando si è a dieta è importante valutare il contenuto calorico delle bevande, che non devono essere troppo dolci; a tal proposito la scelta ideale è quella dei centrifugati di frutta e verdura associate, che apportano all’organismo elevate concentrazioni di vitamine e di sali minerali. Grazie alle sue proprietà depurative e antiossidanti, il té verde è consigliato a colazione, a patto di non dolcificarlo, ma di berlo al naturale; trattandosi di un composto particolarmente diuretico, è in grado di potenziare il processo di minzione. Tutte le tisane sono considerate ottime alleate delle diete ipocaloriche, e in particolare quelle drenanti, realizzate con principi attivi vegetali (come betulla, equiseto, ippocastano) capaci di incentivare l’eliminazione di urina. Tra le tisane più indicate per la prima colazione ci sono i preparati allo zenzero e limone, quelli con fiori d’ibisco e il té bianco, tutte sostanze in grado di depurare il corpo accelerando il metabolismo e quindi bruciando i grassi.

Cosa bere a pranzo fuori quando si è a dieta

Un problema piuttosto comune si focalizza su cosa bere che non faccia ingrassare quando si consumano i pasti al ristorante oppure al bar; in questi casi infatti diventa più difficile seguire un regime dietetico, ma esistono alcuni accorgimenti che possono davvero fare la differenza.

Un modesto impiego di bevande alcoliche a pranzo, come ad esempio un bicchiere di vino (preferibilmente rosso per la presenza di polifenoli disintossicanti) oppure di birra (meglio se analcolica) è concesso anche in dieta.

Se valutate nel calcolo del fabbisogno calorico quotidiano, queste bevande a bassa gradazione alcolica non vanno eliminate, a patto di farne un utilizzo corretto. Anche a pranzo fuori è indispensabile bere molta acqua, meglio se oligominerale, per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine endogene e depurarlo da tutte le scorie presenti a livello cellulare. A fine pasto è concessa una tazzina di caffé , dato che la caffeina in esso contenuta è in grado di velocizzare il metabolismo contribuendo a limitare l’assimilazione di molti nutrienti calorici. Da evitare assolutamente tutte le bevande gasate che, oltre a gonfiare l’apparato digerente a causa dell’anidride carbonica contenuta, sono di norma piuttosto dolci anche nella versione “light”.

Attenzione anche ai succhi di frutta, troppo zuccherini e pieni di conservanti, che vanno sostituiti con spremute di agrumi, con frullati e soprattutto con centrifugati.

Cosa bere ad un aperitivo quando si è a dieta

Spesso ci si chiede cosa bere al bar a dieta, magari quando ci si ritrova con gli amici per un aperitivo; la risposta è semplice perché sono disponibili parecchie soluzioni.

Esistono infatti drink a bassa gradazione alcolica, come Aperol e Campari, che possono diventare ancora più light se allungati con acqua e ghiaccio; in questo modo il loro sapore rimane inalterato, ma le calorie sono dimezzate. I cocktail a base di frutta rimangono la scelta d’elezione per chi è alla ricerca di cosa bere al bar mentre si è a dieta; queste bevande infatti offrono all’organismo un calibrato mix di vitamine e minerali con elevato potere saziante, ma con poche calorie.

I più famosi cocktail da consumare durante un aperitivo con amici sono proprio a base di frutta; basti pensare al Bloody Mary (contenente succo di pomodoro e di limone miscelato con vodka) e al Margarita (realizzato con succo di limone e tequila).

Lo spumante secco è da preferire a quello dolce in quanto il suo contenuto di zuccheri è nettamente inferiore e anche il sapore risulta decisamente più saziante dell’altro.

Essere informati su cosa bere al bar in dieta permette di calibrare l’apporto calorico anche degli alimenti solidi, tenendo conto che sono questi i principali responsabili dell’aumento di peso corporeo.

Cosa bere per aperitivo a dieta? Niente di meglio di un calice di vino rosso, il cui apporto calorico è compreso tra 80 e 120 calorie, e che inoltre svolge un efficace effetto brucia-grassi, utilissimo prima di mangiare.

Qual é l’alcolico meno calorico?

Probabilmente la birra dato che un boccale medio contiene soltanto 70 calorie, che scendono ulteriormente nella versione analcolica. Tra l’altro questa bevanda si caratterizza per un elevato potere saziante, in grado di limitare il successivo apporto calorico dei cibi. Chi non ama le bevande alcoliche può scegliere un succo di pomodoro, considerato tra le soluzioni più ipocaloriche in assoluto, poiché un bicchiere contiene tra 20 e 30 calorie.



Quale aperitivo scegliere se si è a dieta?

Una ricetta particolarmente apprezzata dai consumatori è quella del Bloody Mary Light, che si può preparare anche in casa con i seguenti ingredienti:
• 100 millilitri di succo di pomodoro;
• 100 millilitri di acqua tonica;
• 50 millilitri di Campari.

In questo modo la vodka viene sostituita dal Campari, molto meno alcolico e quindi ipocalorico, e il cocktail ha un sapore estremamente gradevole, oltre che arricchito dal retrogusto dell’acqua tonica.

Cosa bere a cena fuori quando si è a dieta

Cenare fuori può significare sedersi al tavolo di un ristorante oppure consumare uno spuntino veloce al bar, magari prima di un film oppure di uno spettacolo teatrale. In ogni caso è fondamentale scegliere con oculatezza le bevande per evitare di introdurre troppe calorie. Nel primo caso, quando la cena è tradizionale, si può optare per un bicchiere di vino, facendo attenzione a non fare il bis, ma accontentandosi di pasteggiare prevalentemente con acqua oligominerale.

Se la cena si svolge in pizzeria è possibile orientarsi verso un boccale di birra, avendo cura di sceglierlo di piccole dimensioni dato che la pizza apporta un numero piuttosto alto di calorie.

Per uno spuntino al bar è utile preferire un centrifugato di frutta e verdura che, oltre ad essere ipocalorico, fornisce all’organismo il giusto mix di nutrienti necessari per affrontare le ore di digiuno notturno.

Il problema di cosa bere al bar quando si è a dieta può quindi essere facilmente risolto calcolando il contenuto calorico delle bevande e sommandolo a quello dei cibi, per rimanere entro il range stabilito dal programma dimagrante.

Bisogna garantire all’organismo un adeguato apporto sia di nutrienti che di idratazione prima di coricarsi, per evitare dannosi picchi glicemici durante la notte, quando, in assenza di attività fisica, gli zuccheri tendono a rimanere in circolo provocando il potenziamento della sintesi d’insulina, una condizione estremamente dannosa.