Il bene

Il vino è il risultato dell’opera della natura, della scienza, dell’arte e della passione umana.

Tutti possiamo godere il piacere sensuale di un bicchiere di buon vino, senza bisogno di  frequentare corsi di degustazione e conoscere la terminologia tecnica.

Il vino buono è quello che piace.

Capisco che non tutti saranno d’accordo su questa semplice affermazione. D’altra parte il rischio è quello di fare sparire il vino sotto una coltre di giudizi tecnici, che solo i tecnici capiscono e sui quali i tecnici non sono d’accordo fra di loro. Se fossero d’accordo i concorsi sarebbero vinti sempre dagli stessi  vini, ma così (per fortuna) non è. Anche in questo campo l’uomo è misura di tutte le cose.

Alla fine il migliore indice di gradimento è questo: quanto vino è rimasto nella bottiglia che abbiamo aperto? se  il vino è piaciuto ci siamo tornati di nuovo, se non ci è piaciuto lo abbiamo lasciato  nella bottiglia.

Ciò non toglie che, come in tutte le cose umane, la conoscenza di un prodotto, delle sue caratteristiche, delle modalità e dei luoghi di produzione, assieme al consiglio di un’esperta guida possa aumentare il nostro piacere.

Ma il piacere è soprattutto un’esperienza fisica non mentale e tante volte, nel vino, il piacere del godimento si confonde con quello della compagnia, infatti una delle caratteristiche del consumo del vino è proprio quella di dare maggior piacere allo stare assieme, infatti un effetto del moderato consumo è il senso di rilassamento, l’abbassamento delle inibizioni, una maggiore vivacità della persona e del suo parlare.

E’ importante non superare questa soglia di consumo, che peraltro varia da soggetto a soggetto, per evitare che quella piacevole sensazione di rilassatezza si possa trasformare in spiacevole e pericolosa perdita di controllo. Bevi responsabile, quindi.

Il male

L’abuso di bevande alcoliche danneggia la salute. E chi si trova in stato di ebbrezza (dovuta all’eccessivo consumo) può trovarsi in situazioni in cui non sarebbe stato se fosse rimasto sobrio.

E’ importante non consumare il vino come una bevanda qualsiasi. La sete si toglie con altre bevande, non alcoliche.

Il vino è un piacere e tale deve rimanere sempre.

Vino e salute

Si parla sempre di più, a mano a mano che aumentano gli studi scientifici, degli aspetti salutistici del vino.

Nel vino non c’è grasso né  colesterolo, il contenuto comunque varia a seconda del colore, del grado alcolico e dello zucchero residuo.

I medici hanno riconosciuto da migliaia di anni il lato benefico e nutritivo del vino. I greci già 2500 anni fa raccomandavano specifici vini per curare la febbre, disinfettare le ferite, come diuretici, come  coadiuvante in una dieta rinforzante.

In effetti molti virus e batteri che minacciano la nostra salute sono bloccati o distrutti dagli acidi contenuto nel vino. Per questo motivo il vino in tanti posti  era considerato una bevanda  molto più sana e sicura dell’acqua fino agli inizi del 1800.

In una dieta equilibrata, il vino dà al fisico energie, sostanze che aiutano la digestione e un piccolo ammontare di minerali e vitamine. In taluni casi stimola l’appetito, allenta la tensione nervosa, ha un leggero e positivo effetto euforico e si  è scoperto persino che … aiuta la memoria e la capacità di apprendimento.

L’Organizzazione mondiale della sanità afferma che ci sono sufficienti prove scientifiche per ritenere che “un moderato consumo di vino” faccia diminuire il rischio di infarti e migliora in vari modi il sistema cardiovascolare:

  •  il vino aumenta nel sangue il colesterolo buono e fa diminuire quello cattivo; diminuisce il rischio di trombosi, riduce l’aggregazione delle piastrine.
  • il vino riduce lo spasmo arterioso in risposta allo stress e aumenta il flusso del sangue coronario, reduce la pressione, il livello di insulina, aumenta i  livelli di estrogeno.

Altri studi suggeriscono che l’uso moderato di vino riduce il rischio di demenza, mentre secondo altri comporta un allungamento della vita.